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La critica di Giuseppe Labarbera

Illuminamenti

 

-testo critico-

 

I due artisti, con i nuovi lavori creati nell’ambito della pittura-istallazione, pittura monocroma dei neri, con il taglioverticale 

ripercorrono il fascino di una parte del corpo inserita in un contesto di rappresentazione di taglio sensuale, trafitto, martoriato, ma anche come riferimento alla ferita.

 

In relazione al taglio e al contrasto di luce vellutato, Elena Idone e Massimo Persona nelle loro opere rappresentano un segno/desiderio estremo. Probabilmente si rifanno ai “tagli” di Lucio Fontana, liberando, distruggendo “la finzione spaziale propria della pittura” (Argan). I tagli espressi nelle tele come segni che diventano un alfabeto di estremo desiderio.

 

Desiderio di comunicare con una parte del corpo sotto una luce soffusa.

 

Reggio Calabria - 12/02/2010, Giuseppe Labarbera

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